Breve storia e contenuti
dell'enneagramma
La parola enneagramma è di origine greca ed è composta da due parti: ennea che significa nove, e gramma che significa punti. Il termine enneagramma si riferisce al simbolo caratterizzato da una circonferenza con nove punti di riferimento, collegati tra loro in un determinato ordine.
Questo simbolo ha origini antichissime e serviva per interpretare le leggi dell’universo, comprendere la cosmologia e l’astronomia, la matematica, la filosofia, la chimica, l’arte e la musica. Si ritiene che l’enneagramma sia stato trasmesso, in circostanze molto controllate, dai maestri Sufi del medioevo. I Sufi erano pii mussulmani che rinunciavano ai beni terreni per approfondire il loro rapporto con Dio attraverso la preghiera e la meditazione.
Alcuni di loro erano predicatori itineranti, altri vivevano in comunità; la conoscenza di Dio costituiva il tema centrale della loro ricerca.
Gradualmente si era sviluppata all’interno della loro tradizione la pratica di guidare e accompagnare spiritualmente quanti desideravano approfondire il proprio rapporto con Dio.
Nel processo di questa esperienza, i maestri Sufi avevano individuato ostacoli ricorrenti che impedivano alle persone un rapporto aperto con Dio. Queste barriere, chiamate passioni, coincidono con i sette peccati capitali della tradizione cristiana (ira, invidia, superbia, avarizia, gola, lussuria, accidia) con l’aggiunta di due passioni importanti: l’inganno e la paura.
Per viscere si intende:
l’energia vitale, l’orientamento all’azione come componente dominante. A questa categoria appartengono i soggetti volitivi, intraprendenti, impulsivi, attivi o, all’opposto, amanti del quieto vivere.
Per cuore si intende:
la nota dominante del sentimento e dell’affettività. Rientrano in questa categoria le persone intuitive, sentimentali, dedite al prossimo, attente all’immagine di sè, bisognose di approvazione e ammirazione.
Per testa si intende:
il prevalere del pensiero nel modo di essere della persona. A questo centro appartengono i soggetti creativi, riflessivi, cerebrali, ricchi di interiorità, ma anche timorosi e dispersivi.